Il pendolo è lo strumento essenziale del radiestesista, la sua scelta è personale come lo è la lunghezza del filo o della catenella. Il suo peso varia dai 25 ai 70 grammi. Il modo di tenere lo strumento è importante ma diviene una scelta personale dettata dalla esperienza. Non esiste perciò un modo corretto o scorretto di tenere in mano il pendolo. Ciò che conta per il radiestesista è quello che crede sia il miglior modo per sé. Il pendolo risponde alla personalità dell’operatore e l’interpretazione dei movimenti vari deve essere affidata al radiestesista stesso, il quale interpreta secondo un proprio codice personale. Esistono più di 4000 modelli di pendolo, tuttavia quelli più semplici sono i migliori. La caratteristica è il peso, se il radiestesista con una certa esperienza può usare un pendolo qualsiasi, chi inizia deve usare un pendolo non eccessivamente pesante. Il pendolo tenuto all’estremità del filo (o alla lunghezza stabilita dalla sensibilità dell’operatore) tra pollice e indice, si muove in tutte le direzioni con oscillazioni interpretative che solo l’operatore conosce. La scelta del significato dei movimenti è lasciata al sub-conscio, che qualcuno preferisce chiamare anima. In genere il movimento che segue le lancette dell’orologio ( senso orario) è detto destroso e viene.
interpretato come positivo si. Il movimento contrario alle lancette dell’orologio (antiorario) viene interpretato come negativo no. Per i soggetti mancini il meccanismo diviene inverso. I principali movimenti del pendolo sono cinque:
· destroso
· sinistroso
· orizzontale
· verticale
· obliquo.
E’ possibile fissare arbitrariamente, almeno all’inizio il significato di ogni movimento, ma si consiglia di lasciare questo compito al sub-cosciente al fine di stabilire una maggiore collaborazione tra pendolo e radiestesista. Sebbene la pratica abbia dimostrato che il materiale di cui è fatto lo strumento non è importante per la riuscita della ricerca radiestesica, è convinzione dei più che ad ogni persona corrisponda il proprio pendolo, il cui aspetto e forma stimolano il radiestesista ad un contatto più stretto e ciò influisce sul risultato. Va detto che il pendolo è personale non va prestato, però se non è possibile fare a meno di affidarlo temporaneamente in mani altrui, si consiglia di liberarlo subito da presenze estranee che lo infastidirebbero. Andrà perciò lavato sotto un getto di acqua fredda e poi asciugato, quindi il proprietario lo stringerà nella mano ed aliterà su di esso per fargli sentire l’appartenenza. I parametri che caratterizzano un pendolo radiestesico sono diversi, ma sostanzialmente si riducono a quattro principali:
1) peso
2) forma
3) sostanza o materiale di costruzione
4) il filo
Il peso: c’è differenza tra un pendolo che si mette in tasca, che si usa per ricerche al tavolino ed un pendolo usato per ricerche che si svolgono all’aperto. Da pochi grammi a qualche chilo. Chi inizia ad usare il pendolo, sarà facilitato se avrà uno strumento leggero; il pendolo leggero richiede minor tempo di reazioni e si metterà in movimento prima di un pendolo pesante. La forma: Si trovano in commercio pendoli di svariate forme, comunque sempre ispirati ai tre più importanti tipi: pendolo sferico, cilindrico, a cono o punta. Il materiale: è importante perché secondo la sostanza impiegata per fare il pendolo, spesso si determina la polarizzazione positiva, negativa, neutra. Il pendolo che viene impiegato per ricerche di carattere generale, deve essere neutro come il legno, il vetro oppure metalli di segno contrario come l’oro, l’argento, il rame, lo zinco. I pendoli possono essere dipinti di nero, colore neutro che assorbe tutte le radiazioni e non costituisce testimonio di sostanza. Il filo: il materiale di cui è costituito, se è metallo, deve essere di polarità opposta a quella del pendolo, alfine di ottenere uno strumento neutro, un accorgimento del genere è necessario se si opera con il sistema della scuola fisica. I pendoli colorati rientrano nell’uso dei radiestesisti fisicisti: Pendolo rosso è adatto per ricerche di localizzazione sul territorio e su carte topografiche, Pendolo arancione è indicato nell’astrologia perché mette in contatto con le correnti planetarie ed in comunicazione con l’individuo per il quale è sviluppata la ricerca, Pendolo verde è utile nelle ricerche di radiestesia applicata alla psicologia, Pendolo blu è usato nelle ricerche di carattere spirituale, Pendolo rosa è adatto per i viaggi ed è utile a scegliere le località, Pendolo violetto è adatto per lo studio dell’aura e dei corpi sottili. Preferibilmente dovremmo lavorare da soli o in presenza di persone positive, per non subire le influenze negative. Il tavolo da lavoro è consigliato in legno o vetro. Su di esso andrà passato un foglio bianco, la cui funzione è quella di pulire, smagnetizzare. Una bussola controllerà l’orientamento del tavolo che è consigliato secondo il magnetismo terrestre: il viso dell’operatore dovrà trovarsi in direzione Est. E’ consigliato passare una calamita sul piano di lavoro per annullare eventuali impregnazioni. Le mani dell’operatore dovranno esser sempre lavate prima di ogni esperimento con acqua fredda, per purificarle e dopo ogni esperimento. E’ una buona abitudine tenere un piccolo crocifisso sul tavolo alla destra dell’operatore. La formulazione delle domande deve essere chiara e ben diretta e va esclusa ogni forma di negazione. E’ buona norma fissare per scritto le domande che si intendono rivolgere. Può capitare che dopo aver ottenuto delle risposte il pendolo si metta ad oscillare in diagonale, in questo caso è il nostro sub-cosciente che tenta di dirci qualcosa, ad esempio che non siamo stati sufficientemente chiari nel formulare le domande. Esistono delle norme per l’impiego del pendolo che non andrebbero perse di vista:
- il cielo coperto favorisce gli esperimenti.
- il vento, la pioggia, o l’eccessiva irradiazione solare possono provocare disturbi
- le persone incredule e negative disturbano le operazioni
- gioielli, anelli e orologi, bracciali possono disturbare disturbo
- è bene rivolgere il viso verso Est perché è l’orientamento favorevole
- appoggiare bene i piedi per terra, magari scalzi
- evitare calzature con materiale isolante
- non vanno accavallate, incrociate, divaricate le gambe
- bisogna fare il vuoto mentale, non perdendo di vista mai il pendolo
- non bisogna mai aver fretta nell’attesa del risultato
- sono indispensabili ottime condizioni fisiche e di spirito
- è sconsigliato di eseguire ricerche nelle ore notturne.