Le zone del nostro corpo attraverso le quali assorbiamo energia sono principalmente la pelle, le estremita’, la lingua, le terminazioni del bulbo olfattivo, la trachea, i bronchi, oltre ad altre zone che, se potessimo vivere nudi, si troverebbero a contatto con l’atmosfera. Per assorbire maggiori quantità di prana è quindi consigliabile stare all’aperto, il più possibile senza vestiti, e indossare indumenti di fibra naturale, che non siano elettrostatici come i tessuti sintetici, il corpo umano è dotato di cinque punte e come le leggi dell’elettricità ci insegnano, è attraverso le punte che la conduzione si trasmette e si riceve. Le cinque punte del corpo umano sono la testa, la punta delle estremità degli arti inferiori e la punta delle esteremità degli arti superiori. Assorbiamo il prana soprattutto dalla pelle che non è solo un rivestimento del corpo, ma un organo primario proprio per l’assorbimento energetico. Di conseguenza, la pelle deve essere esposta il più possibile al sole e al vento, coprirla e adoperare scarpe con suole isolanti dal terreno, costituisce una diminuzione della possibilità di assorbire energia. Nelle antiche riproduzioni dei nostri lontanissimi antenati incise nelle caverne, si può notare la posizione del corpo nudo, eretto, con le braccia in posizione di ricarica pranica, tese verso l’alto, in direzione del sole per accogliere i suoi raggi. In seguito questo atteggiamento è stato trasformato in atto devozionale, in preghiera, ma la liturgia ne ha perso il significato originario. Un’altra parte del corpo molto sensibile alla ricezione pranica è quella denominata “fontanella cranica”. Ricordiamoci di non respirare mai con la bocca perchè il naso è un altro dei veicoli primari di assorbimento. Deve essere mantenuto sempre perfettamente pulito e non basta soffiarselo, ma occorre giornalmente lavarlo all’interno con acqua e sale, nella giusta proporzione fisiologica. L’energia del respiro: Il processo respiratorio è una stupenda forma di dialogo fra noi è l’universo intero a somiglianza del “grande respiro cosmico” ipotizzato dagli stessi scienziati. Il respiro è dunque l’energia vitale, è indispensabile per ogni aspetto della vita, ma anche per i cosiddetti “corpi sottili”, di cui l’uomo è composto. Lo sappiamo bene che si può stare anche a lungo senza mangiare e bere, ma soltanto pochi minuti senza respirare. Purtroppo la nostra respirazione, a causa di paure e tensioni, è diventata corta, discontinua e affannosa, perciò bisogna educarla, per esempio con uno dei semplici esercizi di consapevolezza del respiro. Se si respira inconsapevolmente si introduce nel corpo poca energia, se invece lo si fa con cognizione di causa, sapendo cosa ciò significa per la nostra vitalità, allora sorge proprio il desiderio di immagazzinare quando più energia possibile, a beneficio di tutto l’organismo: Durante il giorno, anche se siete oberati di impegni e di lavoro, imparate a fermarvi ogni ora per qualche istante rilassando il corpo, svuotando i polmoni e facendo qualche buona respirazione sempre più profonda. Tramite ogni inspirazione introducete nuova vita nelle vostre cellule, con l’espirazione restituite questa forza all’universo. Quando siete stanchi e sentite il peso delle preoccupazioni e dei fardelli dell’esistenza, rilassate il corpo e respirate profondamente e consapevolmente.
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